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Le finalità
LE FINALITA’
ART. 2
(Scopo, finalità e attività)
- L’associazione non ha scopo di lucro e persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, mediante lo svolgimento prevalentemente in favore di terzi di una o più delle seguenti attività di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del Terzo settore, avvalendosi in modo prevalente delle attività di volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli enti associati identificate con: lettera w-“ promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti dei consumatori e degli utenti delle attività di interesse generale di cui al presente articolo, promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco, incluse le banche dei tempi (art. 27 L53/2000) e i gruppi di acquisto solidale” (art. 1, comma 266 L.244/2017); lettera c- prestazioni socio-sanitarie di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 febbraio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2001 e successive modificazioni; lettera h- ricerca scientifica di particolare interesse sociale.
- Premessa. L’abuso psicologico nei gruppi è un fenomeno relazionato al reclutamento e al mantenimento dei seguaci/affiliati in gruppi manipolativi(Langone & Chambers, 1991). Con tale termine si intende l’uso combinato di strategie di influenza e strategie manipolative. Una pressione continuativa e l’utilizzo di pratiche abusanti mina l’integrità psicologica e la personalità individuale dei soggetti che vi sono sottoposti. Tratti comuni dell’abuso psicologico così determinato sono stati osservati in diversi ambienti e contesti, come nelle relazioni intime, nelle sette, nel grooming sessuale, nei gruppi violenti di tipo ideologico-religioso. Altre forme di abuso psicologico sono invece orientato ad estromettere qualcuno da un gruppo. È il caso del mobbing o del bullismo, rispettivamente nel contesto lavorativo e scolastico. In alcune circostanze l’azione predatoria viene effettuata anche facendo uso di tecnologie dell’informazione e della comunicazione. È il caso del cyberbullismo, del sexrtotion, del grooming sessuale su minori, della radicalizzazione estremista violenta.
- Vista la premessa che è parte integrante di questo statuto, l’associazione:a. promuove e coordina attività di sensibilizzazione, informazione e prevenzione volte al riconoscimento delle varie forme di abuso psicologico e violenza sull’individuo (adulto e minore) ad opera di organizzazioni o di singoli nei contesti domestici, lavorativi, scolastici, sociali nei seguenti ambiti: settarismo, estremismo violento, gruppi manipolativi, famiglia, disagio e vessazioni in ambito lavorativo e scolastico (mobbing, bullying) anche nelle forme conosciute come cyberbullismo, grooming, radicalizzazione violenta. b. fornisce prima assistenza ed orientamento a vittime di abuso psicologico e ai loro famigliari. c. promuove studi e ricerche, anche a carattere internazionale, sulle tematiche in oggetto. d. collabora con altri enti ed organizzazioni che hanno le stesse finalità a livello nazionale, europeo ed internazionale. e. valuta il danno psicologico ed emotivo, fisico, economico di soggetti che sono stati sottoposti alle diverse forme di abuso psicologico ed alle loro famiglie. f. orienta le vittime di abuso psicologico e i loro famigliari verso interventi di risoluzione delle criticità emerse.
- Per la realizzazione dei suoi scopi l’associazione: a. si dota di un gruppo di professionisti esperti del fenomeno dell’abuso psicologico appartenenti al mondo accademico e professionale; b. istituisce centri di aiuto per fornire una prima assistenza, orientamento e consulenza alle vittime di abuso psicologico e a quanti ne faranno richiesta; c. cura la diffusione delle proprie attività attraverso proprie pagine web; d. si attiva per fornire adeguata formazione ai propri soci sul fenomeno dell’abuso psicologico; e. si attiva per sensibilizzare enti locali ed istituzioni nazionali sul fenomeno dell’abuso psicologico; f. si dota di una biblioteca sulla tematica dell’abuso psicologico nelle sue varie forme; g. partecipa a bandi comunali, regionali, nazionali, europei ed internazionali che siano congruenti con i temi di cui si occupa; h. stabilisce convenzioni con enti pubblici e privati finalizzati alla realizzazione dei suoi obiettivi.
- L’associazione può esercitare, a norma dell’art. 6 del Codice del Terzo settore, attività diverse da quelle di interesse generale, secondarie e strumentali rispetto a queste ultime, secondo criteri e limiti definiti con apposito Decreto ministeriale. La loro individuazione sarà successivamente operata da parte dell’Organo di amministrazione.
- L’associazione può esercitare, a norma dell’art. 7 del Codice del Terzo settore, anche attività di raccolta fondi – attraverso la richiesta a terzi di donazioni, lasciti e contributi di natura non corrispettiva – al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale e nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e con il pubblico.
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